Progetto

Premesse e temi

Il 23 maggio del 2012 ricorreranno 20 anni dalla strage di Capaci.
Biennale Democrazia vuole onorare la memoria delle vitime degli attentati di Capaci e di Via D’Amelio del 1992, promuovendo Per la legalità: una riflessione sui costumi civili che possono frenare e arrestare i processi di corruzione della vita pubblica, sulla fiducia e sulla lealtà tra i cittadini, sulla disponibilità a cooperare per il miglioramento della società in cui viviamo. Per la legalità intende avviare una discussione sul nostro quotidiano rapporto con le leggi: da un lato, sulla legalità che riempie di dignità l’appartenenza alla Repubblica, e dall’altro sulle forme di illegalità e corruzione che possono svuotarla di significato, rendendo l’esistenza di ciascuno di noi più fragile e più ricattabile da parte dei poteri senza legge.

Nella convivenza democratica esiste una stretta relazione tra la qualità dei comportamenti privati e la qualità della vita pubblica. Le mafie rappresentano l’emblema della corruzione della vita civile, perché il loro potere è esclusivamente fondato sull’obbedienza generata dalla forza, da quella estrema forma di forza che è la violenza. Le democrazie, invece, non possono prescindere dai valori condivisi: il loro potere si basa sul consenso e sulla compartecipazione di tutti i cittadini.
La vita pubblica è profondamente influenzata dai comportamenti dei singoli, così come la qualità degli atti compiuti da coloro che occupano la scena pubblica influenza direttamente le scelte e i comportamenti privati, fornendo o negando ai cittadini le garanzie di un trattamento equo e rispettoso delle leggi. In una sfera pubblica nella quale le leggi sono applicate discrezionalmente, in modo da favorire gli “amici”, e le aspettative legittime di imparzialità si trasformano in “favori”, la fiducia tra i cittadini, la reciprocità, il rispetto delle leggi diventano vane pretese.

Per la legalità si propone allora di concentrare l’attenzione sulle dimensioni che incrociano privato e pubblico, a partire da tre parole chiave: fiducia, legalità e corruzione, intesa non solo come attività illecita, ma anche e soprattutto nel significato etimologico di de-composizione dello spirito pubblico.

Forme, tempi, luoghi

Per la legalità è un progetto dedicato prima di tutto ai ragazzi, con il duplice obiettivo di aiutarli ad acquisire le consapevolezze necessarie per costruire il loro futuro di cittadini e di valorizzare il loro impegno per il rispetto dei diritti e delle leggi. Alla loro voce, ai loro dubbi, alle loro richieste è dedicato il percorso di formazione avviato nelle scuole medie superiori di Torino: 60 laboratori, ideati e realizzati da Biennale Democrazia in collaborazione con l’associazione Acmos, per sviluppare approfondimenti, analisi e indagini, a partire da casi studio reali e domande chiave. Fuori dalle aule, i ragazzi hanno a disposizione la piazza virtuale del web, con tutti gli strumenti per condividere, tra loro e con la community, immagini, pensieri, documenti, video, link, esperienze.
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Quali sono i libri della legalità? Grazie alla collaborazione delle Bibilioteche Civiche Torinesi, è disponibile online una bibliografia scelta, da integrare con suggestioni, proposte, commenti dei lettori, per costruire una Biblioteca della Legalità. E inoltre, da maggio, incontri con gli autori, discussioni, analisi, nelle belle sale delle nostre biblioteche cittadine.
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Per la legalità apre inoltre ai cittadini uno spazio pubblico di discussione. Nell’ottica del coinvolgimento diretto e di una partecipazione attiva e aperta a tutti, secondo la modalità di lavoro che caratterizza sempre i progetti di Biennale Democrazia, sono in programma nel mese di maggio tre forum civici: tre appuntamenti, curati con l’associazione La Bonaventura, per approfondire i temi della legalità, della corruzione e della fiducia attraverso le parole di ospiti autorevoli, letture e narrazioni scandite dal ritmo teatrale, e confrontarsi con gli altri, con i loro punti di vista, con diverse interpretazioni del nostro quotidiano. Gli incontri si svolgono nei centri culturali di tre Circoscrizioni decentrate della città e sono realizzati grazie al coinvolgimento diretto delle associazioni del quartiere: un’occasione per scoprire spazi spesso sconosciuti agli stessi torinesi e per intessere nuove collaborazioni con realtà profondamente radicate sul territorio e impegnate in un lavoro quotidiano con i cittadini.
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Tutte le linee d’azione del progetto convergono in un programma di Lezioni pubbliche affidate a grandi personalità del dibattito culturale, domenica 20, lunedì 21 e martedì 22 maggio, nei teatri della città.
Mercoledì 23 maggio, per celebrare la memoria della strage di Capaci, Biennale Democrazia dà vita a una grande Festa della Legalità, un momento finale in un vasto spazio della città, per ritrovarsi tutti insieme, con musicisti, artisti e testimonial, in un grande abbraccio che unisca l’Italia da Torino a Palermo. Una maratona di musica, immagini e parole non solo per ricordare, ma per guardare insieme al futuro, provare a ritessere un filo troppe volte interrotto e affermare con forza il nostro impegno comune per la legalità.

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