Per la legalità http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it Just another Biennale Democrazia Network site Mon, 21 May 2012 08:45:49 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.3.1 Incontro Severino – Zagrebelsky annullato http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/incontro-severino-zagrebelsky-annullato/ http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/incontro-severino-zagrebelsky-annullato/#comments Mon, 21 May 2012 08:45:49 +0000 http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/?p=1108 L’incontro di oggi pomeriggio alle ore 15.00 presso l’Aula Magna del Tribunale di Torino tra il Ministro Paola Severino e Gustavo Zagrebelsky è stato annullato per l’impossibilità del Ministro di partecipare.

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Profumo: esauriti i biglietti disponibili http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/profumo-esauriti-i-biglietti-disponibili/ http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/profumo-esauriti-i-biglietti-disponibili/#comments Fri, 18 May 2012 12:38:41 +0000 http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/?p=1104 Le prenotazioni degli studenti e delle classi che hanno lavorato alla realizzazione del Calendario della Legalità hanno esaurito i posti disponibili in sala.

Ce ne scusiamo con i cittadini

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LEGALITÀ A CONFRONTO DIALOGHI ATTIVI SUL SENSO CIVICO http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/legalita-a-confronto-dialoghi-attivi-sul-senso-civico/ http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/legalita-a-confronto-dialoghi-attivi-sul-senso-civico/#comments Mon, 14 May 2012 08:44:23 +0000 http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/?p=1092 mercoledì 16, giovedì 17 e venerdì 18 maggio

Tre appuntamenti per riflettere sul nostro quotidiano rapporto con le leggi, con le istituzioni, con gli altri cittadini. Nel mese di maggio, nelle Circoscrizioni 2, 4 e 6 della città, Biennale Democrazia apre ai cittadini uno spazio pubblico di discussione, un progetto in tre tappe realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale La Bonaventura, con il coinvolgimento attivo delle associazioni del territorio.

Grazie al contributo di ospiti autorevoli e al ritmo del linguaggio teatrale, i temi della legalità, della corruzione e della fiducia diventano oggetto di una riflessione aperta al contributo di tutti.

Narrazioni, analisi, fatti di cronaca, testimonianze sono l’occasione per confrontare punti di vista, considerazioni sul quotidiano, interpretazioni differenti.

E magari scoprire che dalle nostre fragilità individuali può nascere una nuova forza comune.

Il programma

mercoledì 16 maggio, ore 18.00 – Cascina Marchesa, corso Vercelli 141/7

FATTI DI ORDINARIA LEGALITÀ

Interviene Pino Masciari

Quali buoni comportamenti permettono di sconfiggere le collusioni, le omertà, il silenzio di fronte ai piccoli e ai grandi soprusi? Discussione con Pino Masciari, imprenditore che ha denunciato la ‘ndrangheta e le sue collusioni con la politica, per parlare della sua storia di vita.

giovedì 17 maggio, ore 18.00 – BellARTE, via Bellardi 116

UN LAVORO IN REGOLA! DIALOGO TRA GENERAZIONI

Interviene Dunia Astrologo

Pensioni, orari di lavoro, tutela della salute e della maternità, continuità dei rapporti di lavoro: come migliorare le garanzie e i diritti dei lavoratori precari? Cittadini di generazioni diverse mettono a confronto esperienze, aspettative, forme di solidarietà.

venerdì 18 maggio, ore 18.00 – Cascina Roccafranca, via Rubino 45

SPAZI COMUNI. PER SFIDARE LA SFIDUCIA

Interviene Pier Giorgio Turi

Come si può consolidare la fiducia tra i cittadini e dei cittadini verso le istituzioni? Una possibile risposta sono gli “spazi comuni”, luoghi di prossimità, accessibili a tutti. Piazze, luoghi d’incontro, di convivialità e di confronto: spazi per uscire dall’ambito angusto del privato e per costruire attivamente la sicurezza. Come nascono i luoghi della fiducia? Come si proteggono?

Gli appuntamenti sono a ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili
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Prenotazioni scuole http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/prenotazioni-scuole/ http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/prenotazioni-scuole/#comments Mon, 14 May 2012 07:00:35 +0000 http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/?p=1097 Alle scuole e agli studenti è riservata la possibilità di prenotare i biglietti per gli incontri di
Biennale Democrazia Per la Legalità. Le prenotazioni devono essere effettuate entro le ore 12 di
venerdì 18 maggio.

I biglietti dovranno essere ritirati entro un’ora prima dell’inizio degli incontri.

Per prenotazioni e informazioni:

Luca Bossi luca.bossi@acmos.net, 3348913708

Elisa Ferrero elisa.ferrero@acmos.net, 3478445733

Cinzia Blasi cinzia.blasi@acmos.net, 3391509539

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CAPAREZZA, Eroe (storia di Luigi delle Bicocche) è un brano pubblicato come singolo il 28 marzo 2008 http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/caparezza-eroe-storia-di-luigi-delle-bicocche-e-un-brano-pubblicato-come-singolo-il-28-marzo-2008/ http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/caparezza-eroe-storia-di-luigi-delle-bicocche-e-un-brano-pubblicato-come-singolo-il-28-marzo-2008/#comments Wed, 09 May 2012 08:35:44 +0000 http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/?p=1086 “che io sono un Eroe
perchè lotto tutte le ore
sono un Eroe
perchè combatto per la pensione
sono un Eroe
perchè proteggo i miei cari / dalle mani dei Sicari / dei cravattari
sono un Eroe
perchè sopravvivo al mestiere www.testicanzone.com 
sono un Eroe
straordinario tutte le sere
sono un Eroe
E te lo faccio vedere
ti mostrerò cosa so fare col mio superpotere


Stipendio dimezzato / o vengo licenziato
a qualunque età io sono già fuori mercato
fossi un ex SS novantatreenne / lavorerei nello studio del mio avvocato
invece torno a casa distrutto la sera
bocca impastata come calcestruzzo in una betoniera
io sono al verde / vado in bianco / ed il mio conto è in Rosso
quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera?”

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MASSIMO GRAMELLINI. IL PANE QUOTIDIANO. http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/massimo-gramellini-il-pane-quotidiano/ http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/massimo-gramellini-il-pane-quotidiano/#comments Wed, 09 May 2012 08:35:00 +0000 http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/?p=1084 Mancano i fornai. C’è la disoccupazione fulminante, a un concorso per cinque posti da vigile urbano si presentano in ventimila, ma intanto a Roma – è il lamento dell’Unione Panificatori – non si trovano trecento ragazzi disposti a fare il pane per duemila euro al mese. Ho un amico pizzaiolo che cercava un assistente e lo voleva giovane e italiano. Quando ha trovato quello giusto si è sentito chiedere: «Dovrei lavorare anche di sera?» «La gente non viene a mangiare la pizza di pomeriggio». «Allora non m’interessa».

Il suo posto accanto al forno è stato preso da un egiziano, che farà gli straordinari per mantenere agli studi il figlio nella speranza che non diventi un pizzaiolo. Perché, al di là degli orari infelici, il problema di certi mestieri resta la loro scarsa considerazione sociale. È una delle follie di questo capitalismo finanziario, per fortuna malato terminale: il disprezzo per i lavori che producono beni materiali e richiedono uno sforzo fisico diverso dal tirare calci a un pallone. Un impiegato di Borsa è considerato più «giusto» di un falegname. E non solo dai ragazzi. Anche dai genitori, che si vergognano di mandare i figli alle scuole professionali.

Ora, mi spiegate perché uno che passa otto ore davanti al computer, a fare nemmeno lui sa cosa, dovrebbe sentirsi più elevato socialmente di un altro dalle cui mani escono cose tangibili: un vestito, una scarpa, una pagnotta? Si può fare il barbiere e leggere Umberto Eco, come lavorare in uno studio legale e rimanere un caprone. Si può anche leggere Umberto Eco e rimanere un caprone, ma questo è ancora un altro discorso.

Massimo Gramellini. Da La Stampa del 03/09/2011.

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LO STUDIO Ocse, precari metà dei giovani italiani http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/lo-studio-ocse-precari-meta-dei-giovani-italiani-quasi-il-28-non-ha-un-impiego-e-il-467-di-chi-ce-lha-non-ha-un-contratto-stabile-la-condizione-degli-italiani-fra-i-15-e-i-24-anni-nel-rapporto-s/ http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/lo-studio-ocse-precari-meta-dei-giovani-italiani-quasi-il-28-non-ha-un-impiego-e-il-467-di-chi-ce-lha-non-ha-un-contratto-stabile-la-condizione-degli-italiani-fra-i-15-e-i-24-anni-nel-rapporto-s/#comments Wed, 09 May 2012 08:34:29 +0000 http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/?p=1082 Quasi il 28% non ha un impiego e il 46,7% di chi ce l’ha non ha un contratto stabile. La condizione degli italiani fra i 15 e i 24 anni nel rapporto sul mondo del lavoro. Più basse della media anche le retribuzioni, mentre la perdità del posto incide più che altrove sul rischio povertà.

ROMA – Precari e poco pagati. In Italia, il 27,9% dei giovani tra i 15 e i 24 anni è disoccupato e il 46,7% di chi invece lavora ha un impiego temporaneo. La fotografia dello stato di precarietà occupazionale del nostro Paese arriva dall’Ocse che, nel suo Employment Outlook, basato su dati di fine 2010, mette in chiaro quanto sia difficile per un giovane italiano trovare occupazione o stabilità contrattuale.

Una fotografia allarmante che il presidente Giorgio Napolitano, in visita a Bucarest, ha scelto di commentare con un messaggio di incoraggiamento: “La tendenza negativa è un dato già acquisito da lungo tempo. Non facciamoci atterrire da questi dati e problemi negativi. Dobbiamo affrontarli con consapevolezza e lucidità in un contesto europeo”, ha detto il capo dello Stato. “L’Europa – ha aggiunto – può fare molto per sostenere lo sviluppo e risanare le situazioni più squilibrate”. Poi, però, il presidente ha indirizzato un richiamo alla politica italiana: “Come fare, dopo due manovre in tre mesi, per stabilizzare la finanza pubblica e rilanciare la crescita non tocca a me dirlo, deve deciderlo il governo e il parlamento”.

Proprio oggi la Bce ha parlato di crescita molto moderata nell’area euro. E la commissione europea ha tagliato le sue stime sulla crescita del prodotto interno lordo italiano a +0,7% nel 2011 rispetto al +1% ipotizzato nelle previsioni di primavera. Già nei giorni scorsi, parlando da Palermo, Napolitano aveva definito la crescita un “tema drammatico”.

I giovani e i lavoro – Il 46,7% dei giovani ha dunque un contratto precario e questa percentuale è cresciuta di 9 punti dall’inizio della crisi, nel 2007. In quei giorni la disoccupazione giovanile era al 20,3%: oggi è al 27,9%, ben superiore alla media ponderata dell’area Ocse (16,7%). Il tasso di disoccupazione giovanile, riporta ancora lo studio Ocse, è più alto tra le donne, 29,4%, che tra gli uomini, 26,8%. Ed entrambi i dati sono superiori alla media dei 34 Paesi membri dell’organizzazione, rispettivamente del 15,7% e  del 17,6%.

Secondo l’Ocse, “il mercato del lavoro italiano sta diventando più segmentato, con lavoratori in età matura in impieghi stabili e protetti e molti giovani senz’altro sbocco immediato che posti più precari”.

Salario – Notizie poco liete il rapporto Ocse segnala anche sul piano delle retribuzioni. Il salario medio in Italia nel 2010 è stato di 36.773 dollari (a tasso di cambio corrente), contro una media dell’Ue a 21 di 41.100 dollari e dell’Eurozona a 15 di 44.904 dollari. Il salario medio italiano è superiore a quelli di Spagna (35.031), Grecia (29.058) e Portogallo (22.003), ma inferiore a Francia (46.365 dollari), Germania (43.352) e Gran Bretagna (47.645).

Disoccupazione lunga. Continua a crescere nell’area Ocse il tasso di disoccupazione di lungo termine. Nei 34 Paesi membri, a fine 2010, il 48,5% dei disoccupati era senza lavoro da almeno 6 mesi (contro il 41% dell’anno precedente) e il 32,4% da almeno 12 mesi, contro il 24,2% del 2009. Per quanto riguarda l’Italia, i disoccupati senza lavoro da 6 mesi o più sono il 64,5% (in aumento di 3 punti percentuali rispetto al 2009) e quelli senza lavoro da un anno o più il 48,5% (+4 punti percentuali rispetto al 2009). “Fasi prolungate di disoccupazione – sottolinea l’Ocse nel rapporto – sono particolarmente penalizzanti, perché aumentano il rischio di una marginalizzazione permanente dal mercato del lavoro, come risultato del deprezzamento delle abilità e della perdità di autostima e motivazione”.

Part time. In Italia il lavoratori part time sono donne per il 76,9%. Le lavoratrici part-time rappresentano il 31,1% del totale delle donne occupate, mostrano ancora i dati dell’organizzazione parigina, contro il 6,3% tra gli uomini. Il lavoro a tempo parziale (meno di 30 ore settimanali, secondo la definizione Ocse) rappresenta nel nostro Paese il 16,3% del totale dei posti di lavoro.

Ammortizzatori. In Italia il sistema fiscale e di welfare “gioca un ruolo minore nel proteggere le famiglie contro le conseguenze di grandi contrazioni del reddito da lavoro” rispetto ad altri Paesi dell’Organizzazione. Per gli italiani, spiega l’Ocse, “grandi riduzioni del reddito da lavoro individuale (per esempio in caso di perdita del posto di lavoro) tendono a tradursi in contrazioni del reddito disponibile familiare superiori a quelle osservate negli altri Paesi Ocse”, a causa “della limitata azione di assorbimento degli shock operata dagli ammortizzatori sociali”. Di conseguenza, conclude lo studio, “lo shock negativo sui redditi da lavoro subìto da non pochi italiani durante la crisi si è probabilmente tradotto in un aumento del rischio di povertà e di difficoltà finanziarie, anche se l’aumento massiccio di risorse per la cassa integrazione guadagni ha contribuito significativamente a limitare il numero di lavoratori affetti da tali shock”.

L’appello dell’Ocse.  “Bisogna fare di più per migliorare in modo durevole la situazione del mercato del lavoro per i giovani” afferma l’Ocse, e per farlo servono riforme. Con l’arrivo della crisi, prosegue lo studio, la legislazione italiana “restrittiva” sui contratti da lavoro a tempo indeterminato da una parte “potrebbe aver aiutato il paese a contenere l’impatto della recessione sul mercato del lavoro”, ma dall’altra “nella fase attuale tale legislazione potrebbe scoraggiare le assunzioni, soprattutto con contratti permanenti, mettendo dunque a repentaglio la ripresa”. L’Ocse chiede dunque “un’ampia riforma dei contratti di lavoro” che “dovrebbe essere rivolta, in particolare, a ridurre l’incertezza rispetto alle conseguenze del quadro regolamentare sugli esiti delle procedure di licenziamento”.

(www.repubblica.it 15 settembre 2011)

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IL FATTO QUOTIDIANO, 1 marzo 2012 Disoccupazione al 9,2%, record dal 2004. Un giovane su tre è senza lavoro. http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/il-fatto-quotidiano-1-marzo-2012-disoccupazione-al-92-record-dal-2004-un-giovane-su-tre-e-senza-lavoro/ http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/il-fatto-quotidiano-1-marzo-2012-disoccupazione-al-92-record-dal-2004-un-giovane-su-tre-e-senza-lavoro/#comments Wed, 09 May 2012 08:33:44 +0000 http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/?p=1080 I dati riferiti al mese di gennaio sono stati raccolti dall’Istat in base a stime provvisorie. Situazione peggiorata in particolare per chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni

l 2012 si apre con un tasso di disoccupazione al 9,2%, in rialzo di 0,2 punti percentuali su dicembre e di un punto su base annua. Guardando alle serie storiche trimestrali è il più alto dal primo trimestre 2001 e, in generale, dal 2004.

E la situazione peggiora per chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni visto che il 31,1% non ha un lavoro. Dunque, quasi un giovane su tre. Una cifra in rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto a dicembre 2011 e di 2,6 punti su base annua. I dati sono stati raccolti dall’Istat in base a stime provvisorie.

A gennaio il numero dei disoccupati, pari a 2 milioni e 312 mila, è aumentato del 2,8% rispetto a dicembre (64 mila unità) e riguarda sia uomini che donne. Su base annua si registra una crescita del 14,1% (286 mila unità). La disoccupazione maschile cresce del 2,6% rispetto al mese precedente e del 18,7% su base annua; il numero di donne disoccupate aumenta del 3,2% rispetto a dicembre 2011 e dell’8,9% in termini tendenziali. L’inattività diminuisce dello 0,4% in confronto al mese precedente, coinvolgendo sia la componente maschile (-0,7%), sia quella femminile (-0,3%). Rispetto a dodici mesi prima gli inattivi diminuiscono del 2,1%. In particolare, si riduce sia la componente maschile (-2,3%) sia quella femminile (-2%).

Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,4% (-63 mila unità) rispetto al mese precedente. Il tasso di inattività si posiziona al 37,3%, con una flessione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,8 punti su base annua.

Lieve aumento del numero di occupati che a gennaio registra una variazione dello 0,1% (+18 mila unità) rispetto a dicembre 2011 e salgono a 22,935 milioni che corrisponde a un tasso di occupazione del 57,0%. Nel confronto con l’anno precedente l’occupazione segnala una variazione pari allo 0,2% (+40 mila unità). Dai dati Istat emerge quindi che, a fronte di una modesta crescita dell’occupazione si è verificato un sensibile aumento della disoccupazione, indice di una maggiore partecipazione al mercato del lavoro. Il risultato positivo interessa sia la componente maschile sia quella femminile.

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Fiducia,legalità, democrazia Mente locale: Resoconto poetico del gruppo http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/fiducialegalita-democrazia-mente-locale-resoconto-poetico-del-gruppo/ http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/fiducialegalita-democrazia-mente-locale-resoconto-poetico-del-gruppo/#comments Wed, 09 May 2012 07:55:59 +0000 http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/?p=1074 I sovrumani silenzi

si rompono in Cascina Roccafranca

cerchiamo l’inizio di una festa

che non finisca mai,

cerchiamo accoglienza e

una finestra sul quartiere.

 

Fiducia, legalità e democrazia

ma non sul posto di lavoro,

ma non nelle famiglie,

anzi,

uno morto, e due salvi per miracolo

dopo una caduta da trenta morti,

proprio l’altro ieri a Torino,

morti sul lavoro, morti bianche

come se la morte non fosse sempre nera,

amore criminale, slogan televisivo

ha fatto fare ad Alfina un volo dal terzo piano

proprio qui, in via Dina, alla porta accanto,

da Juàrez a Mirafiori nord

un feminicidio planetario.

 

Oggi bisogna considerare

il dott. Befera

un eroe contemporaneo,

contro l’evasione fiscale

prima piaga sociale,

sento in radio

che gli operai

guadagnano più dei padroni,

viviamo in un mondo alla rovescia

e la cosa grida vendetta,

corruzione, nepotismo ed evasione fiscale

non c’è più giustizia sociale.

 

La democrazia è un trucco

tra maggioranza e minoranza,

è una questione d’elite,

se l’uno non è libero

non lo sono neanche i molti.

 

 

Democrazia

strada maestra

per l’indipendenza e l’autonomia

per l’autodeterminazione dei popoli,

democrazia

argine forte alla pornocrazia,

al servilismo della plutocrazia.

 

 

Vi racconto

la non-democrazia,

eravamo tre sorelle e

io l’ultima, forse

la non desiderata,

nella mia famiglia

mi sentivo abbandonata,

faccio la mia di famiglia,

mi sposo ma ancora

non c’è democrazia,

io accettavo,

subivo decisioni altrui,

madre divento

di due splendidi figli,

e peggiora la democrazia

sia come madre,

sia come donna,

sempre in subordinazione e

mi ribello,

grandi cazzate e

finisco paziente psichiatrica e

mi trovo senza famiglia,

senza star bene con me stessa

ecco la mia non-democrazia.

 

Senza regole

non c’è democrazia,

tra anarchia e tirania

c’è la psichiatria,

ho fatto il soldato

ho la patente

ho due qualifiche,

ma dicono che sono pazzo,

e i genitori della mia ragazza

mi pregiudicano,

dicono che sono pazzo e

non vado bene per lei,

questo mi fa star veramente male,

il pregiudizio e la mancanza di fiducia.

 

 

 

Non c’è democrazia

tra le mura domestiche

e neanche nel linguaggio,

tra le parole,

paziente psichiatrico e delirio

sono parole ormai antidemocratiche

nascondono e nutrono il pregiudizio,

bisogna spaccare le parole

o inventarne delle nuove,

non c’è democrazia

neanche dentro di me,

nella mia interiorità

abitata da maggioranze e minoranze,

c’è un io tirano

non c’è democrazia.

 

In teatro porto il suicidio

suicidio tra i giovani

tradimento totale della fiducia

un amico suicida

volevo trovare una risposta

ma ho trovato una favola,

fatta di gesti, oggetti e parole

c’è chi parte e c’è chi resta

e a quest’ultimi gli rimane una domanda

senza una possibile risposta.

 

Ma la democrazia,

sarà mica una malattia?

 

 

 

 

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SPIGOLATURE Riflessione di Anita su “I luoghi della fiducia” http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/spigolature-riflessione-di-anita-su-i-luoghi-della-fiducia/ http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/2012/05/spigolature-riflessione-di-anita-su-i-luoghi-della-fiducia/#comments Wed, 09 May 2012 07:55:16 +0000 http://legalita.2012.biennaledemocrazia.it/?p=1072 Domanda: ci sono o ci possono essere luoghi della fiducia? E fiducia in chi?

nel vicino della porta accanto?

nelle istituzioni?

Se il cittadino cerca di contribuire alla costituzione di luoghi della condivisione, e della fiducia, ciò significa che nel contesto sociale in cui è inserito la fiducia si è spezzata.

Nel cittadino la fiducia si cancella perché l’ambiente circostante lo ha deluso in quelli che sono i suoi principi per ciò che riguarda la pubblica amministrazione (centrale o periferica) o nel rapporto con i concittadini

Il ricupero della fiducia é un processo difficile perché come cittadini si rimane sensibili alla tante azioni che possono avere contribuito all’allentarsi della fiducia che vanno dalla cattiva gestione della cosa pubblica per semplice incompetenza o faciloneria, alla corruzione e quindi allo sperpero del pubblico danaro, all’invasione da parte dei partiti o dei singoli politici di sfere in cui il cittadino può partecipare bloccandone o impedendone l’effettivo contributo.

  • A me sembra che ciò che si può far nascere più che luoghi della fiducia siano luoghi della partecipazione che è già un bel passo avanti rispetto alla chiusura nel proprio piccolo guscio; uscire da casa per proporre azioni in un luogo di incontro o partecipare alle attività proposte da altri è già un bel progresso verso la via della fiducia.
  • Una volta gettate le basi per costruire il luogo della condivisione e quindi della fiducia come è possibile che si mantenga questa caratteristica se nel contesto, quartiere, città, paese, la fiducia si è allentata? Come è successo e sta succedendo in Italia?

 

  • Qualunque luogo si costruisca esso non vive da solo, ma necessita di alcune” cose” per vivere: organizzazione, o se vogliamo coordinamento, e sostentamento. E da dove possono venire?: dal pubblico, dal privato o da entrambe?

 

  • Una volta che pubblico o privato o entrambe abbiano dato il loro appoggio in cambio si prendono qualcosa che può essere partecipazione, programmazione e gestione piano piano estromettendo coloro che hanno voluto quel “luogo” uniformandolo all’ambiente circostante con  conseguente perdita della caratteristica di fiducia che ne è stata la base, uniformando all’ambiente circostante che se non è stato “bonificato” ci riporta, a più o meno lungo termine, alla condizione di partenza

 

  • Veniamo a noi;l a Cascina Roccafranca è sicuramente un luogo molto partecipato ma rappresenta anche un luogo della fiducia? Se sì significa che siamo molto fortunati perché siamo riusciti a costruire un’isola felice in un contesto in cui la sfiducia dei cittadini si tocca con mano. Tuttavia è sicuramente un luogo in cui si sta bene, i cittadini continuano a frequentarla e a fare delle proposte, ma anche per questo luogo valgono le considerazioni precedenti.

 

  • La sfida consisterà nel preservare le sue caratteristiche di luogo molto partecipato in vista che sia un luogo della fiducia, ma sarebbe molto più importante che come cittadini esigessimo che si ripristino, o si generino ex nove le condizioni per la fiducia nel quartiere, nella città nel Paese.

 

 

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