SPIGOLATURE Riflessione di Anita su “I luoghi della fiducia”

Domanda: ci sono o ci possono essere luoghi della fiducia? E fiducia in chi?

nel vicino della porta accanto?

nelle istituzioni?

Se il cittadino cerca di contribuire alla costituzione di luoghi della condivisione, e della fiducia, ciò significa che nel contesto sociale in cui è inserito la fiducia si è spezzata.

Nel cittadino la fiducia si cancella perché l’ambiente circostante lo ha deluso in quelli che sono i suoi principi per ciò che riguarda la pubblica amministrazione (centrale o periferica) o nel rapporto con i concittadini

Il ricupero della fiducia é un processo difficile perché come cittadini si rimane sensibili alla tante azioni che possono avere contribuito all’allentarsi della fiducia che vanno dalla cattiva gestione della cosa pubblica per semplice incompetenza o faciloneria, alla corruzione e quindi allo sperpero del pubblico danaro, all’invasione da parte dei partiti o dei singoli politici di sfere in cui il cittadino può partecipare bloccandone o impedendone l’effettivo contributo.

  • A me sembra che ciò che si può far nascere più che luoghi della fiducia siano luoghi della partecipazione che è già un bel passo avanti rispetto alla chiusura nel proprio piccolo guscio; uscire da casa per proporre azioni in un luogo di incontro o partecipare alle attività proposte da altri è già un bel progresso verso la via della fiducia.
  • Una volta gettate le basi per costruire il luogo della condivisione e quindi della fiducia come è possibile che si mantenga questa caratteristica se nel contesto, quartiere, città, paese, la fiducia si è allentata? Come è successo e sta succedendo in Italia?

 

  • Qualunque luogo si costruisca esso non vive da solo, ma necessita di alcune” cose” per vivere: organizzazione, o se vogliamo coordinamento, e sostentamento. E da dove possono venire?: dal pubblico, dal privato o da entrambe?

 

  • Una volta che pubblico o privato o entrambe abbiano dato il loro appoggio in cambio si prendono qualcosa che può essere partecipazione, programmazione e gestione piano piano estromettendo coloro che hanno voluto quel “luogo” uniformandolo all’ambiente circostante con  conseguente perdita della caratteristica di fiducia che ne è stata la base, uniformando all’ambiente circostante che se non è stato “bonificato” ci riporta, a più o meno lungo termine, alla condizione di partenza

 

  • Veniamo a noi;l a Cascina Roccafranca è sicuramente un luogo molto partecipato ma rappresenta anche un luogo della fiducia? Se sì significa che siamo molto fortunati perché siamo riusciti a costruire un’isola felice in un contesto in cui la sfiducia dei cittadini si tocca con mano. Tuttavia è sicuramente un luogo in cui si sta bene, i cittadini continuano a frequentarla e a fare delle proposte, ma anche per questo luogo valgono le considerazioni precedenti.

 

  • La sfida consisterà nel preservare le sue caratteristiche di luogo molto partecipato in vista che sia un luogo della fiducia, ma sarebbe molto più importante che come cittadini esigessimo che si ripristino, o si generino ex nove le condizioni per la fiducia nel quartiere, nella città nel Paese.

 

 

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