Vogliamo ricordare il violoncellista bosniaco Vedran Smailović che, in seguito alla strage avvenuta a Sarajevo il 27 maggio 1992, suonò per 22 giorni consecutivi sulle macerie della biblioteca per onorare la memoria di 22 civili uccisi mentre facevano la fila per il pane.
Ricordiamo perché la musica e l’arte possono essere strumenti di memoria e impegno.
Ci impegniamo a suonare davanti alla biblioteca della nostra città nel ventennale dell’assedio di Sarajevo, per fare memoria di quanto accaduto.
Vogliamo ricordare il violoncellista bosniaco Vedran Smailović che, in seguito alla strage avvenuta a Sarajevo il 27 maggio 1992, suonò per 22 giorni consecutivi sulle macerie della biblioteca per onorare la memoria di 22 civili uccisi mentre facevano la fila per il pane.
Ricordiamo perché la musica e l’arte possono essere strumenti di memoria e impegno.
Ci impegniamo a suonare davanti alla biblioteca della nostra città nel ventennale dell’assedio di Sarajevo, per fare memoria di quanto accaduto.