Noi vogliamo ricordare la notte tra il 25 e il 26 marzo 2011, in cui un’imbarcazione con a bordo 72 migranti, partita dalle coste libiche finisce andata presto in avaria; dopo una deriva di 16 giorni nel Mediterraneo, si salvano solo nove persone. A seguito dell’evento la Corte Europea dei diritti dell’uomo considera l’Italia responsabile della morte delle 63 persone a bordo.
Ricordiamo perché non esistono terre di nessuno in cui i diritti umani non vengano garantiti.
Ci impegniamo a tenere alta l’attenzione su questo tema nella nostra scuola e sul web.
Noi vogliamo ricordare la notte tra il 25 e il 26 marzo 2011, in cui un’imbarcazione con a bordo 72 migranti, partita dalle coste libiche finisce andata presto in avaria; dopo una deriva di 16 giorni nel Mediterraneo, si salvano solo nove persone. A seguito dell’evento la Corte Europea dei diritti dell’uomo considera l’Italia responsabile della morte delle 63 persone a bordo.
Ricordiamo perché non esistono terre di nessuno in cui i diritti umani non vengano garantiti.
Ci impegniamo a tenere alta l’attenzione su questo tema nella nostra scuola e sul web.